"La tragedia di Marcinelle riaccende in tutti noi il ricordo delle generazioni che hanno vissuto l'angoscioso periodo delle migrazioni dalle regioni più povere dell'Italia affrontando condizioni di lavoro gravose ed estremamente rischiose". Lo ha detto il Presidente del Consiglio regionale Michele Picciano ricordando il triste evento di Mrcinelle avvenuto nel 1956 e in cui persero la vita centotrentasei lavoratori italiani, di cui sette molisani.
"Ciò deve costituire - ha continuato Picciano - ulteriore motivo di riflessione sui temi della piena integrazione degli immigrati così come su quelli della sicurezza nei luoghi di lavoro. Si tratta di esigenze sociali e civili e di diritti fondamentali, il cui concreto soddisfacimento sollecita massima attenzione ed impegni coerenti da parte delle Istituzioni e di tutte le forze sociali. Alla memoria di tanti lavoratori scomparsi, che con dignità e sacrificio hanno portato per il mondo l'immagine migliore di un'Italia operosa e fiera, rivolgo un rispettoso omaggio".
"A distanza di così tanti anni - ha concluso il Presidente - gli italiani caduti a Marcinelle, le loro speranze, i loro sogni, raccolgono ancora oggi il nostro grato pensiero. Non sarebbe il grande Paese che è oggi, l'Italia, senza il sacrificio di quei tanti connazionali che cercarono fuori dai confini della Patria, amatissima e mai dimenticata, la speranza di un futuro migliore".