Il Molise all'Opera con Il Barbiere di Siviglia

Dal 10 al 13 agosto a Campobassso, Termoli ed Isernia

Il baritono Massimiliano Fichera. Sarà Figaro anche in Molise
Il baritono Massimiliano Fichera. Sarà Figaro anche in Molise

E' Il Barbiere di Siviglia, melodramma buffo in due atti su libretto di Cesare Sterbini e musica di Gioachino Rossini, l'opera che sarà rappresentata nell'ambito del Festival Lirico V Edizione - Estate 2010 "Il Molise all'Opera". L'evento, voluto e finanziato dalla Presidenza della Giunta regionale del Molise, si avvale del patrocinio della Fondazione Molise Cultura e della collaborazione del Conservatorio di Musica "L.Perosi" di Campobasso, mentre l'Associazione Musicale "Il Sipario" ne cura l'organizzazione e la produzione.
 
La Direzione artistica, in linea con le edizioni passate, è  affidata al maestro Michele Gennarelli, il quale è anche maestro concertatore del coro e dirigerà l'Orchestra sinfonica regionale del Molise. Tre le recite previste: a Campobasso il 10 agosto in Piazza della Repubblica, a Termoli l'11 agosto presso il Teatro Verde, ad Isernia il 13 agosto in Piazza Carducci. L'inizio dello spettacolo è alle ore 21 e l'ingresso, come sempre, è gratuito. Una particolarità, questa, che è la naturale conseguenza dell'idea di fondo del Festival itinerante, quella cioè di far avvicinare quanto più possibile i cittadini molisani alla cultura del melodramma.

"Come Presidenza della Regione, cinque anni fa, - dice il Presidente della Regione Michele Iorio - volemmo fortemente realizzare un Festival lirico di qualità che consentisse ai molisani di assistere, gratuitamente, nel periodo estivo, alla rappresentazione dei più grossi capolavori operistici della storia della musica, avendo, come cornice, le più belle e prestigiose piazze del Molise. Il successo di pubblico, che ha caratterizzato le precedenti edizioni, ha premiato questa nostra scelta e, pur in presenza di un momento di crisi, non abbiamo voluto assolutamente interrompere quello che ormai è divenuto un appuntamento fisso. Abbiamo, però, creduto opportuno ridurre il numero delle recite, e quindi l'impegno economico, non pregiudicando, comunque, la qualità dell'evento".

Ma vediamolo più da vicino questo "Barbiere" molisano. Colpisce favorevolmente il cast canoro, di pregevole qualità, ad iniziare dal Conte d'Almaviva, interpretato dal tenore colombiano Alejandro Escobar, voce cristallina e pungente allo stesso tempo, che consente all'artista di primeggiare nel repertorio mozartiano e leggero di Rossini, Bellini e Donizetti, ma di affrontare con altrettanta padronanza ruoli più drammatici come Edgardo in Lucia di Lammeromoor, Alfredo in Traviata, il Duca di Mantova in Rigoletto, e perfino Rodolfo in Bohème.
 
Una voce duttile, sul modello della migliore tradizione belcantistica, un tenore dal fraseggio elegante e senza sbavature: davvero un bel colpo averlo portato in Molise. Rosina è il mezzosoprano foggiano Concetta D'Alessandro, che i molisani hanno già ascoltato in alcune delle precedenti edizioni del Festival.

 
 
   Il tenore Alejandro Escobar, a sinistra nella foto. Pregevole Conte d'Almaviva
Il tenore Alejandro Escobar, a sinistra nella foto. Pregevole Conte d'Almaviva

Il ruolo di Figaro è affidato a Massimiliano Fichera, baritono siciliano dotato di un talento naturale soprattutto per i ruoli da caratterista, quale appunto quello del factotum della città, che ha interpretato magistralmente a Spoleto, nei Teatri del circuito regionale umbro nella produzione del Barbiere di Siviglia, a Doha negli Emirati Arabi con il Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto, al Teatro di Volterra, San Gimignano, Arezzo. Non disdegna interpretazioni melodrammatiche più intense: è stato Conte di Luna in Trovatore in Piemonte, Scarpia in Tosca a Voghera, Lodi e Nizza, e due anni fa ha debuttato nel ruolo di Rigoletto, sempre a Spoleto.
 
Alessandro Calamai è Bartolo e la scelta non poteva essere più appropriata, in quanto l'artista fiorentino possiede la voce tipica del basso-baritono. La sua vocalità lo ha fatto particolarmente emergere nel repertorio del "Buffo", interpretando comunque svariati ruoli, fra i più significativi dei quali ricordiamo Bartolo, Nardo, Leporello, Colline, Don Magnifico, Dulcamara, il Maestro di cappella, Don Pasquale, Sharpless, Uberto, Haly, Mustafà. Il personaggio di Basilio è consegnato ad un interprete blasonato, il basso ferrarese Antonio Marani che, oltre ad essere un cantante affermato, è anche musicologo.
 
E' un basso a tutto tondo, un colore timbrico quasi in via di estinzione. Ha cantato nei maggiori teatri italiani ed ha al suo attivo numerose incisioni. Paola Petrella e Saverio Sangiacomo sono rispettivamente Berta e Fiorello. Ed ancora: Il Coro Lirico della Provincia di Potenza, diretto da Pasquale Menchise, le scenografie di Izzo Roma, i costumi di Latina Lirica. Il tutto con la sapiente regia di Sandro Santillo.
 
 

 

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