Telemedicina, intervenire mediante videoconferenza è la nuova frontiera

Palazzo Vitale, Sala Parlamentino. Toma e Lucchetti in conferenza stampa
Palazzo Vitale, Sala Parlamentino. Toma e Lucchetti in conferenza stampa

Campobasso, 4 ottobre 2019 - Uno strumento fondamentale a vantaggio della qualità delle prestazioni che il Servizio sanitario regionale offre ai propri cittadini: così il presidente Toma, in apertura della conferenza stampa questa mattina a Palazzo Vitale, ha definito il Sistema di telemedicina, il supporto tecnologico recentemente acquisito dall'ASReM  che  consente di ottimizzare i collegamenti tra i Presidi ospedalieri, migliorare l'efficienza e l'efficacia della cura, anche mettendo in comunicazione  professionisti che operano in sedi diverse.

Il progetto è stato curato dalla Direzione generale della Salute della Regione Molise.  Rientra nel Piano attuativo "Agenda digitale per la salute" ed è stato finanziato con fondi Por Fesr-Fse 2014-2020.

Il Sistema tecnologico consta di un'apparecchiatura mobile, il cosiddetto robot, posizionata al letto del paziente, composta da  uno schermo, da una serie di accessi a cui possono essere collegati i dispositivi utili per il supporto diagnostico (ad esempio l'elettroencefalografo, ecografo, elettrocardiografo, ecc.) e da una stazione di acquisizione situato nella postazione del medico che effettua la valutazione a distanza. Il dispositivo medico consente ad uno specialista che opera in un altro presidio di visitare il paziente, parlare e interagire con esso,  prendere visione di tutte le indagini diagnostiche che vengono effettuate: insomma, una vera e propria visita a distanza, che garantisce, al contempo, sicurezza e privacy nella trasmissione dei dati. 

Il sistema ha molti potenziali utilizzi e può rappresentare un supporto essenziale alle attività cliniche nell'area dell'emergenza-urgenza. 

L'uso della telemedicina nel trattamento dell'ictus, telestroke, già utilizzato in realtà italiane, ha mostrato grandi vantaggi in quelle situazioni in cui neurologi e specialisti dell'ictus non sono disponibili. 

Le Reti telestroke, basate su Modello hub and spoke, sono sistemi bidirezionali di videoconferenza che consentono al neurologo nell'Ospedale centrale dotato di Stroke unit (Ospedale hub), di effettuare l'esame neurologico a distanza, vedendo ed interagendo con il paziente ed i medici nell'Ospedale periferico (Ospedale spoke), rendendo  possibile  diagnosticare da remoto ed, eventualmente, avviare tempestivamente il trattamento trombolitico dell'ictus ischemico.

Venendo alla realtà molisana, Toma ha precisato che il progetto è alla prima fase sperimentale. L'obiettivo è quello di testare inizialmente il sistema collegando in remoto il Pronto soccorso dell'Ospedale di Campobasso con la Stroke unit  presso l'Ospedale di Isernia. Questa prima fase consentirà di implementare la formazione degli operatori e di individuare indicatori di processo e di esito. 

Durante la seconda fase, si proseguirà con la riorganizzazione della Rete: le strutture ospedaliere dell'ASReM saranno organizzate secondo un Modello hub and spoke, che prevede un Centro hub, localizzato presso il Presidio ospedaliero di Campobasso, e due Centri spoke, localizzati presso i Presidi ospedalieri di Isernia e Termoli. 

Ciascun Centro sarà dotato di un'unità operativa dedicata alla gestione clinico-terapeutica del paziente affetto da ictus cerebrale in fase acuta: la Stroke unit. In particolare, il Centro hub (Campobasso) sarà sede di una Stroke unit di Il livello e, tramite la telemedicina, potrà valutare i pazienti e fornire indicazioni alla terapia trombolitica ai due Centri spoke (Isernia-Termoli), che saranno sede di una Stroke unit di I livello.

Il direttore generale facente funzioni, Antonio Lucchetti, anche attraverso  l'utilizzo di slide dedicate, è entrato, poi, nel dettaglio del sistema di telemedicina.

 
 
 
 
 
 
 
 

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