L'Unione Europea ha dichiarato il 2010 Anno europeo della lotta alla povertà e all'esclusione sociale. Secondo il Rapporto Eurostat, in Europa ci sono ottantamila persone che, anche per via della crisi in atto, hanno difficoltà a soddisfare i bisogni di base. Il Rapporto individua due fattispecie: la povertà estrema e quella relativa.
La prima coniste nella impossibilità a far fronte alle esigenze essenziali: alloggio, nutrimento, acqua potabile, salute, educazione. La seconda è legata a quelle persone che non riescono a vivere secondo gli standart considerati accettabili nel loro contesto sociale: quest'ultima è la forma di povertà più diffusa in Europa.
C'è poi l'esclusione sociale, fenomeno riconducibile a quanti, a causa della povertà, per mancanza di cultura e competenze, perché vittime di disciminazioni o di esclusioni, non riecono ad inserirsi nella società. Le azioni proposte dall'Unione Europea agli Stati membri vanno in due direzioni: avvicinare le comunità emarginate, sensibilizzare società e media.
La Regione Molise ha raccolto l'invito dell'Unione Europea e si è mossa con estrema sollecitudine. Qualche mese fa ci fu una riunione, convocata dal Presidente Iorio, che mise insieme soggetti pubblici e privati per fronteggiare il problema della droga, in particolare, e quello dell'esclusione sociale, più in generale. Oggi, sulla base dei suggerimenti, delle idee e delle progettualità arrivate alla Struttura regionale da parte di tali soggetti, si è proceduto alla sottoscrisione del "Patto per l'inclusione sociale" tra Regione Molise e Comune di Campobasso.
Presenti all'incontro, oltre all'Assessore regionale alle Politiche sociali, Angiolina Fusco Perrella - che ha seguito direttamente per conto del Presidente Iorio, insieme alla sua Struttura tecnica, tutte le fasi della messa a punto e della stipula del Patto - il Presidente del Consiglio regionale, Michele Picciano, l'Arcivescovo di Campobasso, Mons. Giancarlo Bregantini, il Presidente della Provincia di Campobasso, Nicola D'Ascanio, ed i massimi rappresentanti delle Questure, delle Prefetture e dell'Ufficio Scolastico Regionale.
Nello specifico, il Patto per l'inclusione ha come obiettivo generale il recupero della coesione sociale attraverso la realizzazione di azioni complesse, volte a rimuovere i vincoli dell'esclusione sociale e a promuovere l'integrazione sociale e lavorativa delle fasce di popolazione a maggiore rischio.
"E' questo un primo importante passo - ha detto il Presidente Iorio - per la realizzazione di una rete di collaborazione tra Istituzioni e mondo dell'associazionismo privato per il sostegno alla popolazione e, principalmente, a quelle sacche più deboli ed a rischio. Il documento che abbiamo firmato oggi sarà poi esteso a tutto il territorio regionale ed alle altre Istituzioni che vi operano a vario livello".
"In questi mesi - ha aggiunto - abbiamo raccolto direttamente da tali soggetti iniziative, buone pratiche e proposte che abbiamo messo in questo documento cercando di renderle immediatamente operative con l'impegno di risorse provenienti dei singoli bilanci e dalla programmazione strutturale. In questo modo, abbiamo dato anche una risposta concreta all'invito rivoltoci in tal senso da Monsignor Bregantini".