Neurochirurgia, la nuova organizzazione. Frattura: garantite in Molise tutte le attività

Campobasso, 13 febbraio 2017-"Tuttele attivitą di neurochirurgia saranno conservate in Molise secondo un modelloche, nel rispetto degli standard ministeriali, garantirą condizioni di maggioresicurezza al paziente e agli operatori sanitari con un aumento della qualitądegli interventi sia in regime ordinario sia in quello di emergenza". Parte daqui il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, commissario adacta per la sanitą, per spiegare la nuova organizzazione che prevede la futura disattivazionedell'Unitą operativa complessa di neurochirurgia presso l'ospedale Cardarellidi Campobasso.

"Attraverso la struttura complessa delle retitempo-dipendenti - assicura -, il nostro Servizio sanitario regionale sarąnelle condizioni di affrontare le emergenze relative al trauma maggiore, altrauma cranico e all'ictus emorragico. A Campobasso i tre neurochirurghi oggioperativi rientreranno nell'organico del reparto di ortopedia: la loro presenzagarantirą di intervenire sulle patologie della colonna, gestire insieme aineurologi le emergenze neurologiche e contribuire alla gestione della rete deltrauma nell'Hub. Abbiamo costruito cosģ il percorso di risposta sanitaria cheaccompagna la disattivazione di neurochirurgia presso l'ospedale di Campobasso".
Nell'Atto aziendale Asrem, che prevede le retidelle emergenze tempo-dipendenti, tra cui la rete per il trauma, il Cardarelli čindicato quale Centro trauma, dove far convergere i traumi maggiori. "Contestualmente- precisa il presidente -, il documento delinea la necessitą di disegnare lereti tempo dipendenti, compresa quella per la gestione del trauma, in virtłdelle peculiaritą del Molise e della presenza dell'Ircss Neuromed sede di altaspecialitą nelle neuroscienze. A breve definiremo i protocolli operativi conl'Istituto convenzionato di Pozzilli per la gestione dei trasferimenti deipazienti con patologie neurochirurgiche o traumi cranici che necessitino dicompetenze neurochirurgiche".
Per Frattura cosģ "da una parte, diamoriscontro al decreto ministeriale 70 del 2015 che prevede, in virtł deglistandard di sicurezza operativa degli ospedali, una struttura di neurochirurgiaogni 600 mila/1 milione di abitanti, dall'altra garantiamo ai cittadini e aglioperatori reali e concrete condizioni di sicurezza e appropriatezza,l'obiettivo principale della nostra riorganizzazione".
"Gli accordi di confine, obbligatori per legge,li definiremo con i Dea di 2° livello per la gestione di tutti i casi nondirettamente gestibili a Campobasso o in Neutromed", conclude.

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