Salute Mentale: il Ministero fotografa le buone performance del Servizio regionale molisano

 Il Rapporto ha anche testimoniato come chi soffra di disturbo mentale abbia per il solo 24% del totale una stabile occupazione
Il Rapporto ha anche testimoniato come chi soffra di disturbo mentale abbia per il solo 24% del totale una stabile occupazione

Campobasso, 18 dicembre 2016 - È stato presentato il 14 dicembre scorso, presso la sede del Ministero della Salute a Roma, il primo Rapporto Nazionale sulla Salute Mentale, documento che illustra nel dettaglio i principali dati sull'utenza, sulle attività e sul personale dei Servizi di Salute Mentale in Italia.

Ne è emerso che nel corso di tutto il 2015 gli italiani che hanno ricevuto assistenza per disturbi mentali sono stati quasi un milione, divisi tra i servizi specialistici territoriali ed ospedalieri. In Molise le persone assistite a vario genere hanno toccato quota 4.500.

Il Dipartimento ministeriale ha redatto il Rapporto partendo dai dati del Sistema Informativo della Salute Mentale (SISM), strumento obbligatorio, alimentato dalle strutture aziendali e controllato dalle Amministrazioni regionali.

Buone notizie per la Regione Molise: dalle evidenze è effettivamente emerso che innanzitutto il SISM è ormai a regime da alcuni anni rispondendo così alle richieste del flusso LEA dedicato al tema, garantendo il completo conferimento dei dati. Oltre che a rilasciare un'attendibile dimensione del fenomeno, grazie a questo sistema di monitoraggio risulta in maniera obiettiva che i Servizi ASReM distribuiti tra Campobasso, Isernia e Termoli, hanno buone performance, per molti indicatori al di sopra della media nazionale.

Complessivamente, i Servizi territoriali nazionali hanno erogato più di 10 milioni di prestazioni, in media 13,5 per ogni utente seguito. In Molise per ogni utente adulto la stessa media sale a 15,5 prestazioni, per un totale complessivo di quasi 70mila prestazioni erogate nel 2015, indice a sostegno della buona continuità terapeutica dei DSM molisani. La Regione è quindi tra le prime quattro regioni d'Italia (l'unica del Sud) a garantire la continuità assistenziale nel 63% dei dimessi ospedalieri.

Nel corso del 2015, in Italia sono stati 369.569 i pazienti entrati in contatto per la prima volta con i Dipartimenti di Salute Mentale. In Molise il dato ha fotografato che 1.937 sono state le persone che hanno avuto accesso ai DSM per la prima volta, e di questi per la maggior parte hanno età superiore ai 40 anni. Un buon indicatore, che testimonia come i Servizi regionali siano attrattivi, anche grazie alle politiche di promozione svolte a livello regionale. Le analisi ministeriali hanno ribadito con i dati che il fulcro dell'assistenza è senza dubbio il Centro di Salute Mentale: il 75% dell'utenza è assorbita dai CSM, il resto è ripartito sui reparti ospedalieri, sulle strutture residenziali e semiresidenziali e sul domicilio.

Il Rapporto ha anche testimoniato come chi soffra di disturbo mentale abbia per il solo 24% del totale una stabile occupazione. La Direzione Generale per la Salute della Regione Molise è all'avanguardia da questo punto di vista, poiché da diversi anni ormai finanzia un progetto specifico di inserimento lavorativo rivolto agli utenti psichiatrici, organizzato insieme alle Associazioni degli utenti e dei familiari, oltre che con i Dipartimenti.

 
 
 
 

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