Chirurgia vascolare al Cardarelli, Frattura: servizi garantiti in condizioni sicure

Frattura: "Questi sono i fatti, altro che le strumentalizzazioni delle ultime ore, vergognose e pericolose, al limite del procurato allarme
Frattura: "Questi sono i fatti, altro che le strumentalizzazioni delle ultime ore, vergognose e pericolose, al limite del procurato allarme

Campobasso,8 giugno 2016  -  "Tutte le prestazioni sanitarie devono essereerogate ai cittadini solo e soltanto in condizioni di assoluta sicurezza, sevogliamo parlare di vero diritto alla salute. La decisione assunta daldirettore generale e dal direttore sanitario Asrem di sospendere le attività diricovero nel reparto di chirurgia vascolare dell'ospedale Cardarelli diCampobasso risponde a questo principio. Risponde, facendosene carico,all'allarme lanciato dagli stessi dirigenti medici addetti al reparto, ildottor Luca Iorio e la dottoressa Lucia Cucciolillo.

Sonoloro che con una nota a firma congiunta, qui allegata, lo scorso 1 giugno hannoinformato anche la Procura della Repubblica di Campobasso "della situazione dipericolo che si è venuta a creare presso la chirurgia vascolare del presidioospedaliero di Campobasso", evidenziando che fino al 2013 il reparto vantava "ilpiù alto case-mix della regione", mentre a partire dal giugno 2014 è stataadottata "una serie di atti deliberativi tesi a distruggere la qualità delreparto" fino "a raggiungere la situazione drammatica di oggi".

Cipiacerebbe sapere quali sono gli atti deliberativi richiamati nella nota come"distruttivi".
Fa unpo' sorridere la coincidenza di un medico che parla di efficienza assolutaquando governava Michele Iorio e di sfascio totale quando altri sonointervenuti per porre rimedio ai disastri lasciati dallo stesso Iorio. E nonsolo.

Mentrenel recente passato tanto lodato dai dottori Iorio e Cucciolillo si spendevanofior di quattrini per rottamare i primari del Cardarelli ben sapendo che ilblocco del turnover non consentiva la loro sostituzione (nel 2011 si mandava inpensione precocemente anche il primario di chirurgia vascolare), noi ci siamobattuti al Tavolo tecnico per assicurare la persistenza del reparto in Molise.È stata una battaglia dai toni anche aspri.

Ildecreto Balduzzi, citato spesso a sproposito e solo quando fa comodo, prevedeche il reparto di chirurgia vascolare serva un bacino di utenza tra i 400 milae gli 800 mila abitanti, superiore, quindi, a tutta la popolazione residente inMolise. Noi abbiamo ottenuto per i molisani la deroga che ci ha permesso dimantenere la chirurgia vascolare.

Ildottor Luca Iorio sa bene, inoltre, quanto questa situazione di precarietà permancanza di personale sia figlia del blocco del turnover imposto dal Governo acausa della dissennata gestione di Michele Iorio. Lo stesso presidente di Regioneche, pur potendo, non ha mai fatto richiesta entro il 31.12.2012 di alcunaderoga al blocco del turnover, all'epoca consentita. Il superamento del bloccodel turnover fissato al prossimo 31 dicembre è frutto del lavoro diriorganizzazione che noi stiamo portando avanti con i Ministeri della salute edell'economia.
Tuttoquesto, sia chiaro, detto solo per inciso.

Pernoi ora conta evidenziare e rassicurare i cittadini molisani che gli interventidi chirurgia vascolare in urgenza, nel periodo di transitoria sospensione delleattività, saranno assicurati dalle strutture vicine adeguate con cui sono giàstati presi accordi. Si sta lavorando alacremente a che sia possibile prevederein via sperimentale l'ubicazione dell'attività di chirurgia vascolare presso laFondazione Giovanni Paolo II quale forma preliminare del processo diintegrazione funzionale tra la Fondazione stessa e l'ospedale Cardarelli,secondo quanto previsto nel programma operativo straordinario. Naturalmentetale sperimentazione manterrà distinte le soggettività giuridiche e leautonomie gestionali delle due strutture, lasciando inalterata l'offertasanitaria delle prestazioni di chirurgia vascolare in capo all'ospedalepubblico.

Questisono i fatti, altro che le strumentalizzazioni delle ultime ore, vergognose epericolose, al limite del procurato allarme".
Lodichiara il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura,commissario ad acta per la sanità.

 
 
 
 

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