Presidente Mattarella in Molise - discorso del presidente Frattura

Frattura: "Sia al nostro fianco nella costruzione delle opportunità per i giovani molisani"
Frattura: "Sia al nostro fianco nella costruzione delle opportunità per i giovani molisani"

IllustrissimoSignor Presidente,
lapiù giovane Regione della nostra Repubblica oggi L'accoglie, fiera e felice difarlo. Il nostro Molise L'attendeva: benvenuto.
L'attendeva,L'attendevamo, per raccontarLe da vicino la nostra storia e il nostroquotidiano, la bellezza di questa piccola terra.
Nonc'è presunzione nella parola bellezza; ci sono l'amore, l'attaccamento, ilrispetto per una realtà che ha tanto da offrire in termini culturali e sociali,umani: il silenzioso profilo dei nostri borghi ne è custode, com'è custode diarti e tradizioni millenarie. È proprio sui nostri Appennini che è nato ilprimo Stato chiamato Italia.

ALei oggi raccontiamo la forza e il coraggio di un Molise che ogni giorno sialza e si apre alla vita: il Molise dei giovani e delle persone che giovani nonlo sono più, l'abbraccio reciproco, stretto e vitale, tra generazioni chesentono che questo posto è il loro posto.
Perchéè un luogo di donne e uomini onesti, seri, laboriosi, di talento, perché è unluogo che sa donarsi.

SignorPresidente, il Molise si è fatto casa per i migranti sbarcati nel nostro Paese.Altrove si discute, si alzano orribili muri, qui noi, i più piccoli di Italia,diamo prova del valore della accoglienza e della solidarietà. Alla Sua presenzavogliamo esprimere il profondo, sentito, sincero grazie ai nostri concittadini:senza loro, oggi non parleremmo del Molise che sa accogliere.
Nonparleremmo, senza la caparbietà della nostra gente, del Molise che va avanti,soffre e combatte per non vedersi sottratti diritti e servizi non negoziabili,a cominciare dalla salute, dal diritto a cure di qualità.

Siamo alle prese con un complesso lavoro diriorganizzazione del nostro sistema sanitario regionale, è la battagliaprincipale che conduciamo nella convinzione che la riduzione degli sprechi nondebba sottendere la negazione dei servizi. Di fronte a quel vago sospetto diun progressivo smantellamento del piccolo, noi non ciarrendiamo. E non ci arrendiamo nel nome della nostra Costituzione.

Della necessità di una revisione generale se neè discusso a lungo nel Paese e ora siamo nella fase operativa. Questo per direche appartiene a una nuova coscienza politica, sociale e civile, laconsapevolezza che non tutto sia più sostenibile. Con lucidità proviamo arivedere la quantità dei servizi: la quantità, non la qualità. SignorPresidente, all'impegno che noi mettiamo, ci auguriamo corrisponda la volontàdi riconoscere quest'impegno.
Se lasciamo che realtà come lanostra debbano rispondere a valori algebrici, indifferenti a ogni variabile eal senso di umanità, se la chiave di lettura deve essere solo la proporzione, èchiaro che ogni nostra istituzione rischia di non avere ragione di essere.
Ma Lei lo vede qui, con noi oggi in quest'Aulauniversitaria, nel volto dei nostri studenti, quante ragioni di essere ci sono.Le abbiamo per difendere il presidio della giustizia accessibile a tutti icittadini: mettere in discussione la Corte di Appello di Campobasso significherebbeindebolire ulteriormente chi è già debole.

Siaal nostro fianco, Signor Presidente, nell'affermare il principio che tutti icittadini hanno pari dignità.
Siaal nostro fianco nella costruzione delle opportunità per i giovani molisani. Lostudio, la formazione, l'investimento nella cultura sono - e l'esperienza dellanostra Università lo testimonia -, la porta d'accesso al futuro di questaterra, il Molise, che oggi con gioia vera ospita il Presidente della Repubblicaitaliana.

Paolo di Laura Frattura


 
 
 
 

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