Governance della Fondazione "Giovanni Paolo II". Frattura, Ruta e Leva: ecco gli atti e i documenti della verità

Frattura: "Non è nostra la volontà politica di contrastare lo sviluppo, fino a far cessare l'esperienza dell'istituzione no-profit che l'Università e la Fondazione rappresentano per il Molise"
Frattura: "Non è nostra la volontà politica di contrastare lo sviluppo, fino a far cessare l'esperienza dell'istituzione no-profit che l'Università e la Fondazione rappresentano per il Molise"

Campobasso,13 aprile 2016  -  Il confronto avviato con le istituzioni, le partisociali, gli ordini professionali, le associazioni e i comitati sulla propostadi cambio della governance della Fondazione "Giovanni Paolo II" non è unconfronto basato su invenzioni e chiacchiere, non è irrituale né pocoistituzionale: arriva al termine di uno studio di fattibilità corredato da approfondimentigiuridici e amministrativi. Non è nostro costume agire senza avere contezzadella fattibilità delle nostre proposte. Se abbiamo promosso un confrontopubblico sull'ipotesi di mutamento della governance della Fondazione, lo abbiamofatto soltanto dopo averne preventivamente accertato la praticabilità.

E chelo sia, possibile e praticabile, e meglio ancora "ammissibile sotto il profilogiuridico", lo sa bene anche chi in questi giorni ha mostrato non solo disappuntoma addirittura stupore per la nostra proposta, con un impegno evidentemente miratoa sbugiardare non certo noi, ma quanto noi abbiamo provato a costruire con ivertici dell'Università Cattolica del Sacro Cuore.
Abbiamoricordato al Rettore Anelli i diversi incontri avuti nella fase di gestazionedell'ipotesi stessa: probabilmente - e ne facciamo ammenda - siamo stati troppovaghi. Una ricostruzione più precisa sarà di supporto per tutti. Documenti epareri agli atti aiuteranno il Rettore Anelli e il direttore amministrativo dell'UniversitàCattolica del Sacro Cuore, Professor Marco Elefanti, e, prima di loro, noi, aripercorrere passo passo le varie tappe della vicenda.
Indata 1 marzo 2016, e prima ancora il 26 febbraio, come si evince dalle due mailallegate, il Professor Elefanti inviava all'indirizzo di posta elettronica delpresidente della Regione Molise un parere legale relativo alla ipotesi dicambio della governance della Fondazione. L'invio faceva evidentemente seguito aquanto prospettato dal presidente Frattura, dal senatore Ruta e dall'onorevoleLeva.

Ilparere in questione, cioè il parere che l'Università Cattolica del Sacro Cuorechiede, riporta nelle conclusioni che l'acquisizione del controllo gestionaleda parte della Regione Molise nella Fondazione è "ovviamente ammissibile sotto il profilo giuridico".  Chi è che parla o agisce "in modo irrituale ein sede non istituzionale"? Chi formula proposte senza accurata verifica dellafattibilità tecnica, economica e giuridica? Come fanno i Professori Anelli edElefanti a sostenere che in tal senso nulla è stato presentato, quando proprioil Professor Elefanti ci ha inviato un parere legale?

Non acaso, alle osservazioni contenute nel parere noi facciamo seguire un approfondimentogiuridico che supera le perplessità sollevate sulla eventuale conseguente trasformazionein un organismo di diritto pubblico della Fondazione con il cambio dellagovernance, senza mettere in discussione né le finalità istituzionali, né iriferimenti etici e morali del Centro di Tappino.
Finalità,ci piace ricordarlo a noi stessi, che hanno a che fare con la salute deicittadini molisani, con il loro diritto a cure di qualità.

Non ènostra la volontà politica di contrastare lo sviluppo, fino a far cessarel'esperienza dell'istituzione no-profit che l'Università e la Fondazionerappresentano per il Molise: queste sono accuse pesanti e gravi ma totalmenteinfondate.

Formalizzeremola proposta, della quale siamo sempre più convinti, all'Università e allaFondazione, solo se ci sarà un'ampia condivisione da parte delle istituzioni edel partenariato con i quali ci stiamo confrontando: noi lavoriamo così.

Paolo di Laura Frattura
Roberto Ruta
Danilo Leva


 
 
 
 

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