Ogni gesto, anche quello più semplice diosservare un minuto di silenzio nei luoghi di lavoro, nelle scuole e nellemanifestazioni civiche, merita rispetto ed attenzione.
Una bandiera amezz'asta, un segno di lutto al braccio o un incontro pubblico, assembleasindacale o riunione scolastica, può costruire e consolidare quella solidarietàinternazionale che serve a mobilitare le coscienze delle democrazie contro ilterrorismo della barbarie, dei massacri e delle stragi.
Il Ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini,ha invitato le scuole a fermarsi e riflettere sui fatti di Parigi, così come leorganizzazioni sindacali, le associazioni di volontariato e le rappresentanzeistituzionali che spronano ad unire le forze per contrastare la violenza esalvaguardare le conquiste di libertà e di autodeterminazione dei popoliacquisite in tutti i paesi democratici del mondo.
Le risposte dell'Ambasciata di Francia e delmolisano Valerio Sisto Presidente di un'importante associazione che opera aParigi, confermano l'esigenza di agire con una visione solidale globale comecittadini europei che si sentono colpiti e quindi impegnati a condividere unarisposta alla sfida lanciata dai nuovi barbari del terzo millennio