Legge n. 183/2014. Decreti Attuativi. Ruolo dei Centri per l'Impiego. Convenzione tra le Regioni e il Ministero del Lavoro

Il VicePresidente Michele Petraroia
Il VicePresidente Michele Petraroia

L'allegatoarticolo apparso il 28 agosto scorso su IL SOLE 24 ORE sintetizza efficacementele modifiche approvate il 30 luglio 2015 in Conferenza Stato - Regioni inmateria di legge quadro sulle politiche del lavoro (JOBS ACT) n. 183/2014 e deiconnessi Decreti Attuativi che stanno completando l'iter procedurale primadella pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

Comesi evince dal testo della sintesi di Gianni Bocchieri della Regione Lombardia,il ruolo dei Centri per l'Impiego č fondamentale per il futuro assetto dellagestione delle politiche attive del lavoro sia per la sottoscrizione del pattodi servizio con i disoccupati che per evitare la decurtazione delle indennitāai percettori di trattamento di cassa integrazione, mobilitā o altra misura disostegno al reddito.

Ilnuovo modello di funzionamento dei servizi per il lavoro sarā simile al sistemasperimentato dalle Province con i Centri per l'Impiego con l'iscrizione, lapresa in carico e la profilazione dei giovani con un'etā compresa tra i 15 e i 29anni coinvolti nel Programma Europeo della Garanzia Giovani.

Quelloche si č avviato per la fascia degli inoccupati, dei disoccupati e dei NEETfino a 29 anni, sarā il modello valido per tutti e le Regioni, in sede distesura della Convenzione con il Ministero del Lavoro, potranno decidere di farpoggiare il sistema sui Centri per l'Impiego delle Province o optareper le alternative praticate da anni nellaRegione Lombardia con soggetti promotori accreditati.

Rinviandoogni approfondimento tecnico - istruttorio alle specifiche riunioni inprogramma per la prossima settimana, si ritiene utile sollecitare un contributodi merito sul ruolo dei Centri per l'Impiego delle Province nell'assetto dellenuove politiche attive del lavoro soffermandosi, a tal proposito, anchesull'esperienza del Piano Garanzia Giovani sul nostro territorio al fine divalutare ogni scelta di prospettiva nell'esclusivo interesse delle comunitālocali, dei lavoratori e delle imprese.



 

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