No alla socializzazione d'impresa mai proposta in alcuna sede. Si alle politiche attive del lavoro per sostenere, incentivare e agevolare il reimpiego dei lavoratori ITTIERRE, GAM e delle altre filiere in crisi

Il Vice Presidente della Giunta Regionale, Michele Petraroia
Il Vice Presidente della Giunta Regionale, Michele Petraroia

Si esce dalla crisi con investimenti europei sulla crescitaattivando i 300 miliardi di risorse straordinarie promesse dal Presidente Junckerall'atto della sua elezione. Ad oggi l'Unione Europea ha avviato un primointervento per 8 miliardi di euro su cui č importante che l'Italia si facciatrovare pronta.

Si esce dalla crisi se il Governo vara un piano straordinarioper il Mezzogiorno e per le aree interne e svantaggiate come il Molise,stanziando risorse per incentivare la crescita economica, l'occupazione e losviluppo locale.
All'interno di scelte strategiche europee e nazionali cherilanciano gli investimenti produttivi, il lavoro ed i consumi, si potrācandidare il Molise ad intercettare i benefici delle scelte della FIAT - FCA,della TELECOM, dell'ENEL, dell'ANAS, delle Ferrovie dello Stato e deglioperatori privati attratti da agevolazioni finanziarie e da incentivi allosviluppo locale.

La Regione Molise come ha fatto correttamente ieri inoccasione dell'incontro presso l'Unitā di Crisi del Ministero dello Svilupposulla vertenza GAM, ha sollecitato l'avvio delle procedure per l'attivazionedei benefici riservati alle aree di crisi industriale complessa con un Accordodi Programma specifico in cui siano inseriti gli interventi agevolativi infavore del reimpiego dei lavoratori dell'ITTIERRE, della GAM e dell'indottometalmeccanico. Dal Verbale di riunione emerge la convergenza del Ministero,della Regione e dei Sindacati Nazionali e Locali, su questo percorso che miraattraverso i fondi straordinari del Ministero del Lavoro a sostenere la ricollocazioneed il reimpiego dei lavoratori delle filiere in crisi del tessile, dell'avicoloe del metalmeccanico.

Le Politiche Attive del Lavoro mirano a prendere in carico lepersone in mobilitā e in cassa integrazione per verificare insieme a ciascunodi loro ogni orientamento, opportunitā e possibilitā di ricollocazionelavorativa, non necessariamente nella precedente occupazione e non escludendol'autoimpiego, la cooperazione, l'impresa artigiana, lo studio professionale oqualsiasi altra tipologia produttiva.

La proposta č molto complessa e non sempre viene riportatacorrettamente come č capitato per l'incontro promosso informalmente dalPresidente della Provincia di Isernia, Luigi Brasiello, con parte dei dipendentiITTIERRE insieme a Sviluppo Italia, Agenzia Molise Lavoro, Finmolise, ANCI,Camera di Commercio e organizzazioni cooperative.

Le Politiche Attive del Lavoro sostenute dal JOBS ACT (leggen.183/2014) e dai connessi decreti attuativi emanati o in via di emanazioneintendono emulare l'esempio della Germania che si sta sperimentando in Italiacon i giovani fino a 29 anni coinvolti dal Piano Garanzia Giovani dell'UnioneEuropea. In cosa consiste? Nella presa in carico individuale di ogni lavoratorea partire da quelli delle aziende in crisi per effettuare la profilazione eattivare ogni percorso di reimpiego utilizzando i diversi strumenti diincentivi, di orientamento professionale e di riqualificazione professionale.Nelle aree di crisi industriali complesse ci sono fondi straordinari nazionaliche migliorano le possibilitā di ricollocazione lavorativa individuale,implementando le dotazioni finanziarie e offrendo opportunitā aggiuntive aciascun dipendente coinvolto dalle crisi delle filiere produttive.

Questa strada molto complessa ho illustrato ai lavoratoriITTIERRE e poco ha a che fare con le ricostruzioni approssimate e riportate inmodo errato dagli organi di informazione.

Non mi sono mai permesso, non l'ho fatto il 21 ad Isernia enon appartiene alla mia esperienza di vita approcciare crisi drammatiche conproposte lontane dalla cultura molisana e tecnicamente difficili da mettere inpratica.


 

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