Emergenza lavoro. Parte il confronto in seconda commissione sull'area di crisi

Il Vice Presidente della Giunta Regionale, Michele Petraroia
Il Vice Presidente della Giunta Regionale, Michele Petraroia

Dando seguito al deliberato adottato a largamaggioranza dal Consiglio Regionale nella seduta monotematica sull'emergenzalavoro del 10 marzo, si terrà già per l'11 marzo un confronto in SecondaCommissione sul riconoscimento dell'area di crisi nel Distretto ProduttivoBojano - Isernia - Venafro legato al crollo delle filiere del tessile,dell'avicolo e del metalmeccanico.

In una congiuntura che ha visto cancellare576 mila posti di lavoro nel Mezzogiorno negli ultimi sei anni e con unriordino istituzionale che sopprime le Province e taglia drasticamente i fondiai Comuni e alle Regioni, è indispensabile spingersi oltre la contrapposizioneper individuare sedi di confronto da utilizzare per ricercare sintesicostruttive per la soluzione delle vertenze attraverso il massimocoinvolgimento possibile delle forze politiche, delle parti sociali e delleassociazioni imprenditoriali. Già dalla prossima settimana la Giunta Regionalesarà pronta ad intervenire nella sessione congiunta della Prima e della SecondaCommissione Consiliare per condividere un cronoprogramma finalizzato adaffrontare tutte le problematiche aperte rilanciando il PATTO PER ILLAVOROdel 7 agosto 2014.

Auspico l'adesione convinta delleorganizzazioni sindacali, delle amministrazioni locali e dei gruppi consiliarial percorso individuato in modo tale che ciascuna rappresentanza possa lavorarein positivo nell'interesse della comunità molisana, delle imprese e dei disoccupati.

Stigmatizzare l'atteggiamento di chi promuoveuna discussione in Consiglio Regionale e non presenta alcun documentoconclusivo al termine della seduta non serve, così come non serve ribadire cheun tasso di disoccupazione superiore a quello del 1977 è più difficile dasconfiggere se le assunzioni nel pubblico impiego sono bloccate, se è vietatoper legge la gestione diretta delle imprese manifatturiere da parte dellaRegione Molise e se ci sono da pagare 430 milioni di euro di debito sanitario e60 milioni di disavanzo di bilancio maturato al 31.12.2012.

Ribadire la posizione di ogni soggettoallontana dalla soluzione della crisi e per questo merita di essere apprezzatol'ordine del giorno approvato dal Consiglio Regionale perché non esclude nessunodal dare un apporto concreto al superamento della situazione di disagio dellacomunità molisana. Non ci si attardi in scontri improduttivi e si avanzinoproposte mirate, serie ed operative, se si vuole aiutare il Molise ad usciredal guado.

 

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