Su ammortizzatori in deroga e riordino dei servizi per l'impiego le regioni chiedono chiarimenti urgenti al Governo.

Michele Petraroia, vicepresidente della Giunta regionale
Michele Petraroia, vicepresidente della Giunta regionale

Gli Assessori Regionali al Lavoro hanno elaborato nella IX Commissione due documenti condivisi dalla Conferenza dei Presidenti e trasmessi all'attenzione del Governo e del Parlamento sul tema degli ammortizzatori sociali in deroga e del riordino dei servizi per l'impiego.    
Le Regioni chiedono 1 miliardo di euro per coprire il fabbisogno degli ammortizzatori in deroga per il 2014 (520,7 milioni di euro per il periodo gennaio 2014 - 3 agosto 2014 e 428,9 milioni di euro per il periodo 4 agosto 2014 - 31 dicembre 2014).   

Sul riordino dei Centri per l'Impiego le Regioni sollecitano un confronto con le Commissioni Parlamentari e con il Governo per chiarire le competenze riportate nel nuovo testo dell'art. 117 della Costituzione in materia di politiche attive del lavoro, istruzione e formazione.    
E' evidente che se viene confermato l'orientamento di ricondurre alla competenza esclusiva dello Stato la disciplina sul lavoro e istruzione ne consegue un disegno di riordino dei servizi per l'impiego che vedrà il Ministero del Lavoro tornare ad esercitare direttamente compiti e funzioni attraverso l'Agenzia Nazionale dell'occupazione e con una nuova articolazione territoriale dei propri uffici.

In tal caso sarebbe impercorribile l'ipotesi di trasferire alle Regioni il personale a tempo determinato,  i collaboratori e i dipendenti a tempo indeterminato delle Province che si occupano di Centri per l'Impiego.   
Per questo stante l'urgente individuazione degli esuberi da parte delle Province così come previsto dalla Legge 56/2014 (Legge Delrio) e nella Legge di Stabilità 2015, le Regioni chiedono un urgente chiarimento al Governo su una materia delicata che coinvolge migliaia di operatori e che risulta strategica nella gestione degli uffici di collocamento per i flussi delle politiche attive del lavoro riferiti sia ai disoccupati di lunga durata e sia ai giovani interessati dal Programma Youth Garantee dell'Unione Europea.

Michele Petraroia

 

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