Metropolitana leggera, Frattura: le carte e gli atti pubblici che smontano le accuse

Più giusto e opportuno sarebbe considerare l'utilità dell'opera che nel 2010 altri, non io, approvavano, sostenevano e finanziavano salvo poi non ritenerla più necessaria oggi
Più giusto e opportuno sarebbe considerare l'utilità dell'opera che nel 2010 altri, non io, approvavano, sostenevano e finanziavano salvo poi non ritenerla più necessaria oggi

Campobasso, 17 febbraio 2015   -   Come nasce la Metropolitana leggera Matrice-Campobasso-Boiano, chi l'ha ritenuta un'infrastruttura necessaria, il ruolo della Proter srl, perché non esiste l'ombra del conflitto di interessi: il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, carte e atti ufficiali alla mano, risponde alle accuse mosse dal Fatto quotidiano, nell'articolo a firma di Antonello Caporale "Molise, mai più senza la metro da 24 milioni", pubblicato nel numero in edicola oggi, 17 febbraio 2015.

"Partiamo dall'inizio, il progetto della Metropolitana leggera Matrice-Campobasso-Bojano viene avviato dal Patto territoriale del Matese e nasce "dalla constatazione dell'esistenza, sia in entrata che in uscita dal capoluogo, di un flusso di traffico su gomma particolarmente sostenuto che crea disagi non solo alla viabilità in generale, ma anche al contesto ambientale di riferimento".

Nel 2003 Patto territoriale del Matese e Comune di Campobasso, nell'ambito del Programma Prusst "Città territorio", affidano "uno studio preliminare di fattibilità" per la realizzazione di un sistema di mobilità leggera urbana ed extraurbana alla Proter srl, della quale è socio l'architetto Paolo di Laura Frattura.
Nel 2004 il sistema di mobilità leggera viene inserito con delibera dalla Giunta regionale allora in carica tra i progetti di rilievo strategico nel settore trasporti all'interno del Programma pluriennale di interventi  per la ripresa produttiva.

Il 29 novembre 2005 il presidente della Regione-commissario delegato, Michele Iorio, con decreto n.699, dispone di approvare il bando di gara per la progettazione dell'opera.

Il 26 luglio 2006 con decreto n.156 del presidente della Regione-commissario delegato, Iorio, viene aggiudicata in via definitiva la gara per l'affidamento della progettazione preliminare e definitiva di un sistema di metropolitana leggera urbana ed extraurbana sulla tratta ferroviaria Matrice-Campobasso-Bojano all'Associazione temporanea di imprese Proger spa di San Giovanni Teatino, in provincia di Chieti (che non è e nulla ha a che fare con la Proter srl di Campobasso), Architecna Engineering srl, Architecna associazione professionale.

Il 19 settembre 2006 viene stipulato il relativo contratto-capitolato. L'Ati presenta il progetto preliminare da sottoporre a verifica.
Nel marzo 2010 si conclude la verifica del progetto del Responsabile unico del procedimento della Regione Molise: il progetto, intanto vagliato e approvato dagli Enti interessati, da Rfi e Anas, risulta conforme alla normativa vigente e alle finalità del documento preliminare alla progettazione.
Il 10 maggio 2010 con delibera n.365 la Giunta regionale, presieduta sempre da Michele Iorio, approva la progettazione relativa al sistema di metropolitana leggera Matrice-Campobasso-Bojano, redatta dall'Associazione temporanea di imprese Proger spa, Architecna Engineering srl, Architecna associazione professionale.

Il ruolo della Proter srl, dunque il ruolo dell'architetto Frattura, inizia e finisce nel 2003. Ricordo che sono stato eletto presidente della Regione Molise nel febbraio 2013: sventolare lo spettro del conflitto d'interesse risponde alla suggestiva arte da caccia alle streghe, solo a questo.

Più giusto e opportuno sarebbe considerare l'utilità dell'opera che nel 2010 altri, non io, approvavano, sostenevano e finanziavano salvo poi non ritenerla più necessaria oggi. Cosa è cambiato da allora? È giusto, mi domando, accantonare un progetto che nel complesso è già costato ai molisani 875 mila euro senza entrare nel merito della qualità dell'infrastruttura e del servizio che renderebbe alla comunità? Su questi elementi dovremmo fermarci a riflettere e dovremmo confrontarci, non su accuse lanciate con il solito intento di sbattere il mostro in prima pagina", conclude il governatore Paolo Frattura.

 
 
 
 

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