Molise, un corridoio naturale per la Croazia

Iorio: "Vogliamo realizzare un collegamento intermodale tra la costa tirrenica e l'altra sponda dell'Adriatico".

Iorio: "Strategico per Molise il collegamento con la Coazia"
Iorio: "Strategico per Molise il collegamento con la Coazia"

Il Molise si candida ad essere il fulcro di un sistema intermodale in grado di collegare, nel punto più stretto della Penisola, la costa tirrenica con la sponda croata. Un programma complesso di mobilità cui il Governo regionale sta lavorando da anni e che prevede, a regime, l'utilizzo dell'interporto di Termoli, l'ammodernamento delle rete stradale, la costruenda autostrada A1-A14, l'implementazione della Termoli-San Vittore e il potenziamento della intera tratta ferroviaria molisana. E' facilmente intuibile la ricaduta economica sul territorio della regione in relazione ad un nuovo ruolo di interscambio turistico, produttivo e culturale cui il Molise sarà chiamato a svolgere. Di ciò è fermamente convinto il Presidente Iorio, che si sta muovendo in diverse direzioni per dare attuazione a questo ambizioso programma.
 
Ed è in tale ottica che s'inquadra il bando di gara, pubblicato di recente, per la ricerca di un partner privato "operativo" che acquisti il 51% del capitale sociale della società LTM S.p.A., di proprietà della Regione. Il nuovo socio privato dovrà, nell'ambito della LTM - proprietaria del Catamarano attualmente ormeggiato nel porto di Termoli - progettare ed eseguire il "servizio di collegamento marittimo per trasporto veloce di persone, merci ed autocarri tra, da e per il porto di Termoli e le località croate di Spalato, Ploce e Dubrovnik".

"Il nuovo servizio che andremo a realizzare - dice il Presidente della Regione Michele Iorio- sarà arricchito non solo dal trasporto di persone, come previsto in passato, ma anche da quello di merci ed autovetture. Sarà, dunque, un servizio per l'interscambio turistico e commerciale in piena regola tra le due sponde dell'adriatico. Ho sempre detto che questo collegamento è strategico per la crescita socio-economica di tutto il Molise".
Per Iorio, "sarà possibile agganciare anche nuove, e fino ad oggi irraggiungibili, fette di turismo religioso legato agli importanti santuari mariani presenti nell'entroterra sia della costa croata, sia di quella italiana".

"Un impulso, dunque, importante - conclude Iorio - rivolto a tutto il nostro sistema economico, che dobbiamo saper sfruttare al massimo".

 

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