E' possibile, in una regione come il Molise, coniugare politiche ambientali, turistiche ed occupazionali? Ma, soprattutto, quali sono le buone pratiche che ne consentono l'attuazione?
Domande semplici, ma allo stesso tempo complesse, cui ha tentato di dare risposta il Convegno "Ambiente,turismo ed occupazione", che si è tenuto nei giorni scorsi nello stupendo contesto naturalistico costituito dalla Riserva Mab di Montedimezzo.
Ad organizzarlo l'Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell'Autonomia Scolastica, l'Unione Nazionale per la lotta contro l'analfabetismo della Regione Lazio, e il Centro Culturale di Educazione Permanente di Campobasso. Hanno patrocinato l'evento la Regione Molise, la Provincia di Isernia, l'Arsiam Molise, l'Associazione Nazionale dello Pro-Loco e l'Asso-Mab Alto Molise.
Le tematiche affrontate nel corso del convegno hanno ruotato intorno a tre punti fondamentali.
Primo. Il nostro stile di vita ci ha portati lontano da un rapporto sano ed equilibrato con l'ambiente che ci circonda. Per far pace con esso, abbiamo bisogno di ripartire dall'abc e, dunque, di alfabetizzaci.
Secondo. Occorre rimodulare il concetto stesso di attività turistica e andare in direzione di un'idea di ecoturismo in cui la principale motivazione dei visitatori sia l'osservazione e la valorizzazione della natura e delle tradizioni culturali locali, con risvolti anche educativi. Questo tipo di attività consente, così, di minimizzare gli impatti negativi relativi all'ambiente naturale e socio-culturale e di garantire la protezione delle aree naturali, generando benefici economici e di guadagno per le comunità ospitanti. L'ecoturismo aumenta, infine, la consapevolezza verso la conservazione dei beni culturali e ambientali, sia fra i residenti, sia fra i turisti.
Terzo. L'affermazione di una nuova cultura ambientale deve riportare a riconsiderare la conservazione dell'ambiente non più come vincolo, bensì come volano di crescita economica e di opportunità occupazionale per le popolazioni interessate.
Nel Molise questa impostazione sta passando. La Regione Molise è la prima a crederci e ad investirci, ma anche gli Enti locali si stanno dando da fare.
E' il caso dell'AssoMab, Il Consorzio che raggruppa i Comuni di Carovilli, Chiauci, Pescolanciano, Pietrabbondante, Roccasicura, San Pietro Avellana e Vastogirardi, accomunati dalla consapevolezza che le risorse del territorio, in una visione collegiale e con politiche condivise, possono essere un efficace rimedio allo spopolamento delle aree interne e concorrere al rilancio delle attività produttive della zona. Un territorio che può vantare due autentici gioielli della natura, le due riserve naturali Mab di Collemeluccio e Montedimezzo, protette dall'Unesco, e collocate quasi al centro dell'area consortile.
Vi è, poi, l'altra felice esperienza dell'Osservatorio della Biodiversità, un progetto di partenariato che vede coinvolti Regione Molise, Comune di Colli a Volturno, Università degli Studi del Molise, Società Cooperativa "Consulenza e Lavoro", Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Osservatorio Vesuviano), Cra (Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura) e Moligal (Agenzia di Sviluppo Rurale del Molise), le cui finalità principali sono quelle di monitorare le modifiche floro-faunistiche stanziali conseguenti alla sismicità dell'area della Mainarde e alla biodiversità del territorio della zona parco e pre-parco e predisporre vere e proprie banche dati e cartografie particolareggiate.
E' ancora poco ma, come si dice, chi ben comincia è a metà dell'opera.