Cassa in deroga, la proposta del nuovo decreto ministeriale al vaglio delle Regioni

L'assessore Petraroia. Ha partecipato a Roma ai lavori della Commissione
L'assessore Petraroia. Ha partecipato a Roma ai lavori della Commissione

Riunione urgente nell'ambito della Nona Commissione permanente della Conferenza delle Regioni per esaminare il testo del decreto del Ministero del Lavoro che stabilisce i nuovi criteri di accesso alla cassa integrazione in deroga e alla mobilità in deroga. Il provvedimento, avviato nella passata legislatura su impulso del Ministero del Tesoro, mira a contenere i costi limitando i settori coperti e riducendo i periodi massimi del trattamento. 

Sia la  Conferenza degli assessori regionali al Lavoro, che la Conferenza dei presidenti e le Commissioni parlamentari hanno manifestato perplessità su un'impostazione restrittiva che priva di qualsiasi tutela i dipendenti delle aziende che non rientrano nei parametri di legge della cassa ordinaria e della cassa straordinaria. 

L'assessore al Lavoro della Regione Molise,Michele Petraroia, che ha già anticipato e distribuito la bozza del Decreto ai componenti della Tripartita regionale nella riunione d'insediamento del 20 giugno scorso esprimendo perplessità sui riflessi che potrebbero determinarsi sul nostro territorio, ha riportato tale orientamento di preoccupazione per sostenere possibili implementazioni ed emendamenti migliorativi. 

Per tradurre  la problematica in termini concreti, l'assessore Petraroia ha menzionato i 3 mila lavoratori molisani che nel corso del 2013 hanno beneficiato della cassa integrazione in deroga e della mobilità in deroga per un ammontare di 17.751.000 euro che hanno consentito a centinaia di famiglie di sopperire almeno in parte ai propri bisogni più impellenti. Se lo strumento di tutela sarà ridotto prevedendone la soppressione totale nell'arco di un triennio per una platea di lavoratori che non rientra nei normali settori coperti dalla cassa ordinaria e straordinaria non ci sarà altro che la domanda di disoccupazione limitata a pochi mesi di durata. 

«Le Regioni - ha ricordato l'assessore al Lavoro del Molise - hanno sollecitato un riordino degli ammortizzatori sociali prevedendo una copertura universalistica che superi le distinzioni tra settori e tra tipologie contrattuali e previdenziali. Chiaramente, ciò comporterà rivisitare la norma per consentire l'utilizzazione a fini di pubblica utilità e l'obbligo di parteipare a percorsi formativi da parte dei cassintegrati e dei lavoratori in mobilità, ma non è ipotizzabile tagliare le coperture per interi settori e lasciare privi di tutele migliaia di persone».

 

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