«Salvo D'Acquisto e Carlo Alberto Dalla Chiesa sono i nomi più noti dei tanti carabinieri che hanno pagato con la vita la propria fedeltà allo Stato, anche quando lo Stato si era liquefatto dopo l'8 settembre del 1943 o non faceva il proprio dovere fino in fondo come accadde quel 3 settembre del 1982 a Palermo.
L'Arma dei Carabinieri, dal 13 luglio 1814 ai giorni nostri, è stata un riferimento costante per i cittadini, distinguendosi per abnegazione e spirito di sacrificio anche nelle situazioni più disperate come nella battaglia di Grenoble del 1815, con la carica di Pastrengo contro gli austriaci nel 1848, sul Monte Podgora nel 1915 o nella celebre resistenza di Culqualber del 21 novembre del 1941 in Abissinia quando i militi dell'Arma ricevettero l'onore delle armi dagli inglesi in straordinaria superiorità numerica per il coraggio mostrato in una lotta impari che consentì al grosso delle truppe italiane di mettersi in salvo.
Furono i carabinieri ad arrestare Benito Mussolini il 25 luglio del 1943 e, successivamente, furono i carabinieri ad arrestare Luciano Liggio ed altri capi mafia fino a Totò Riina. L'impegno profuso nella lotta al terrorismo, l'arresto di Raffaele Cutolo e la meritoria presenza in migliaia di Comuni dove quotidianamente hanno assolto alle proprie funzioni al fianco delle istituzioni locali e al servizio dei cittadini, fanno dell'Arma dei Carabinieri un baluardo della legalità e del senso del dovere nei confronti dello Stato.
Il Molise ha conosciuto ed apprezzato questo delicato ruolo di tutela dell'ordine pubblico attraverso il sacrificio di diversi corregionali che hanno perso la vita nell'adempimento del servizio o assistendo ad esempi di attaccamento e fedeltà che hanno portato sul nostro territorio alcuni militari a non esitare a compiere il proprio dovere fino in fondo.
Ma il contributo offerto dall'Arma dei Carabinieri sul territorio è stato più profondo ed ha agito in termini di educazione alla legalità, di rispetto delle norme codificate e di umanità, come il gesto dei due carabinieri in servizio che lo scorso anno prelevarono un bimbo ed il suo papà in una notte di neve dall'esterno della Stazione di Campobasso e pagarono a proprie spese l'albergo.
Domani sulla Piazza d'Armi della Scuola Allievi il Molise tutto renderà omaggio a questi due secoli di storia e celebrerà le migliaia e migliaia di carabinieri semplici che con il loro impegno hanno servito lo Stato, garantito la sicurezza sul territorio, contrastato la criminalità e tutelato i cittadini con dedizione, spirito di servizio, attaccamento al dovere e disponibilità al sacrificio.
L'Assessorato alle Politiche sociali della Regione Molise non può che esprimere un pubblico ringraziamento alla memoria di coloro che si sono adoperati in favore della legalità e che ancora oggi intervengono al fianco delle persone più fragili e indifese per proteggerle e aiutarle».
Michele Petraroia