Assegnazione di cittadini immigrati non identificati sul territorio, Petraroia: si rispetti il disposto adottato in Conferenza Unificata l'11 luglio 2013

Secondo Petraroia, «l'arrivo improvviso di immigrati in comunità locali, non preparate e non coinvolte, determina una situazione di potenziale contrasto e difficoltà»
Secondo Petraroia, «l'arrivo improvviso di immigrati in comunità locali, non preparate e non coinvolte, determina una situazione di potenziale contrasto e difficoltà»

«Da notizie assunte per le vie brevi, il Ministero dell'Interno ha disposto per le prossime ore il trasferimento di 50 immigrati non identificati in provincia di Isernia che andranno ad aggiungersi ai 40 profughi arrivati a marzo ed ospitati in condizioni di somma precarietà a Monteroduni (IS), e di  60 immigrati non identificati in provincia di Campobasso.
 
Questa modalità d'azione si pone in contrasto con la Delibera della Conferenza Unificata Governo - Regioni - Enti Locali dell'11 luglio 2013, espone a rischio di violazione dei diritti umani il nostro Paese ed alimenta preoccupazioni e paure nelle comunità locali.
 
Non è chiaro perché per lo specifico del Molise il Ministero dell'Interno non abbia effettuato i lavori di manutenzione nell'ex-villaggio post sisma di San Giuliano di Puglia (CB), su cui sono stati effettuati sopralluoghi tecnici ed istituzionali con il prefetto Angela Pria e con l'ex ministro Cecilè Kyenge. Non è chiaro perché il Ministero degli Interni non acceleri le procedure di accoglienza per il Sistema SPRAR che solo per il Molise prevede l'ospitalità di 435 immigrati distribuiti in 18 centri.
 
Non si comprende l'esclusione della Conferenza delle Regioni e dell'Anci dalla gestione di un'emergenza umanitaria che ha visto arrivare in Italia 15 mila profughi nel primo trimestre di cui 4 mila nell'ultima settimana. Solo se si coinvolgono gli Enti locali e la Regione si potranno individuare modalità condivise di accoglienza e di soluzione del problema in linea con l'Intesa sancita nella Conferenza Unificata dell'11 luglio 2013.
 
È evidente che l'arrivo improvviso di immigrati in comunità locali, non preparate e non coinvolte, determina una situazione di potenziale contrasto e difficoltà che è facilmente intuibile. Se a ciò si aggiunge il paradosso accaduto a Monteroduni (IS), che costringe i volontari della Comunità di Sant'Egidio a farsi carico della spesa per i generi di prima necessità perché l'operatore privato che ha firmato la convenzione con il Ministero degli Interni non dispone della liquidità necessaria per anticipare le somme occorrenti, non resta che rimanere sconcertati.
 
Gestire con approssimazione un fenomeno sociale delicato è un errore che fa svanire ogni buona pratica e allontana ogni governo condiviso di un'emergenza umanitaria esplosiva.
Auspico che nell'incontro in programma al Ministero il 10 aprile con le delegazioni delle Regioni e dell'Anci si possa recuperare un percorso unitario, corretto e gestibile.
Distinti saluti».
 
E' il contenuto della nota che il vicepresidente della Giunta regionale, Michele Petraroia, ha inviato al sottosegretario del Ministero  degli Interni, Domenico Manzione, al direttore del Servizi civili per l'immigrazione e l'asilo dello stesso dicastero, Rosetta Scotto Lavina,  e al presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani.

 

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