Da "Cammina Molise" a "Terre dei Cammini", la riflessione del vicepresidente Petraroia sull'importante format che da vent'anni apre le porte del Molise al mondo

Il percorso dei marciatori tocca le località più suggestive del nostro territorio
Il percorso dei marciatori tocca le località più suggestive del nostro territorio

«Il format di "Cammina Molise" è unico, non è imitabile e rappresenta un modello su cui investire energie per spronare il Molise verso la competizione globale con una proposta che si distingue dalle altre e vince la sfida del futuro. Da vent'anni, un architetto di Duronia che vive a Roma, insieme ad un gruppo di amici, organizza una settimana di cammino lungo i nostri sentieri, toccando tratturi, borghi, colline e paesaggi.
 
L'adesione è a pagamento e a numero chiuso. Chi partecipa acquista la possibilità di gustare una terra ricca di tradizioni, di ospitalità e di umanità. Il programma dell'evento è costruito curando ogni dettaglio e quando la "carovana" arriva in una borgata o in un paese, è festa, scatta l'accoglienza con suoni, colori e odori di un Molise che è più ricco di quanto crede.
 
In pratica, da vent'anni anni ci sono cittadini europei o del mondo, che pagano per venire a camminare in luoghi che i molisani considerano arretrati, vecchi, desueti e poco attrattivi. Circa duecento persone di Milano, Torino, Londra o Zurigo sono disposti a pagare per comprare il paesaggio, l'ospitalità e i gusti della nostra terra con le sue musiche e le sue semplicità. 
 
Questo format, assolutamente unico nel panorama dell'offerta turistica internazionale, può evolvere nel biglietto di presentazione del Molise all'Expò 2015 e, più in generale, ci può aiutare a distinguerci e farci conoscere come le "Terre dei Cammini"? 
 
Potremmo aggregare in cooperative o consorzi i piccoli produttori, la rete degli alberghi diffusi, gli artigiani e la micro-economia locale per promuovere con il format di "Cammina Molise" più eventi l'anno? 
 
Se ci liberiamo dei "cementificatori 2.0", riusciamo ad investire sulla miniera a cielo aperto che i molisani non vedono e non considerano perché rincorrono un modello di sviluppo ormai morto che si fonda sui grattacieli, sulle fabbriche in tutte le valli e sui caselli autostradali sotto ogni campanile?».

                                                                                    Michele Petraroia

 

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