Presso la sede romana del Ministero del Lavoro, si avviato nella mattinata il confronto tra il Governo e le Regioni per esaminare il Disegno di Legge, approvato nel Consiglio dei ministri ed inviato in Parlamento, in materia di lavoro e di misure per la crescita e lo sviluppo. La drammatica situazione in cui versano le regioni meridionali e la crisi che ha colpito diverse filiere produttive nazionali impongono un cambio di passo con interventi improntati a favore della ripresa economica ed occupazionale.
Il Molise è stato presente al tavolo con l'assessore regionale alle Politiche per l'occupazione, Michele Petraroia, il quale ha rappresentato la situazione di criticità, confermata da tutti gli indicatori statistici su tassi di disoccupazione allarmanti, che hanno raggiunto percentuali mai conosciute prima, soprattutto per ciò che attiene i giovani e le donne.
A ciò si aggiungono le emergenze del settore edile, che ha visto perdere 4mila occupati nell'ultimo quinquennio, e le crisi delle filiere dell'agroalimentare, del tessile e dell'indotto dell'auto che hanno messo in ginocchio il Distretto produttivo di Bojano-Isernia-Venafro.
I tagli apportati con le ultime manovre finanziarie nazionali, sommati al blocco del turnover nella Pubblica Amministrazione, hanno messo in crisi anche il terziario pubblico e privato con ulteriori tagli occupazionali che si riverberano in negativo su un territorio già alle prese con le difficoltà dell'agricoltura, dell'artigianato e del commercio.
L'assessore Petraroia ha posto l'accento sulla necessità di far ripartire i consumi mediante il ricorso a politiche espansive, con un'iniezione di liquidità che, partendo dallo sblocco dei debiti degli Enti pubblici nei confronti delle imprese, arrivi a provvedimenti che permettano di riaprire i cantieri, con nuovo lavoro e nuovo reddito ridistribuito su una platea di imprese e lavoratori.
Petraroia ha altresì evidenziato che in assenza di tali scelte non saranno sufficienti le alchimie sulla precarizzazione del lavoro per far ripartire la crescita occupazionale e lo sviluppo.