Malati di SLA e minori non autosufficienti gravi e gravissimi, basta con i rinvii. L'appello viene dal vicepresidente Petraroia

Stanziati 1,8 milioni di euro di aiuto per i malati gravi e le loro famiglie
Stanziati 1,8 milioni di euro di aiuto per i malati gravi e le loro famiglie

«Una cittadina di Campobasso ha minacciato di diffidare la Regione Molise se non posticipa ulteriormente la scadenza delle domande di sostegno finanziario per le famiglie di malati di SLA, di non autosufficienti e di minori con patologie gravi e gravissime». E' quanto si legge in una nota a cura   dell'Ufficio stampa del vicepresidente della Giunta regionale, Michele Petraroia.
 
«La cittadina -
prosegue la nota - paventa denunce, ricorsi e coinvolgimento degli organi di stampa contro l'insensibilità delle istituzioni comunali e regionali. In data odierna il preposto dirigente del Comune di Campobasso ha puntualizzato che il bando era stato pubblicato ad ottobre ed è stato aperto per mesi fino al 20 gennaio 2014 e che il Comune correttamente ha trasmesso tutte le domande pervenute all'Assessorato alle Politiche sociali entro le scadenze previste».
 
Il vicepresidente Petraroia ha ringraziato i funzionari ed i collaboratori dell'Assessorato che si sono adoperati su una procedura molto delicata attivata con una delibera del 6 settembre 2013 in cui sono stati stanziati 1,8 milioni di euro di aiuto per i malati gravi e le loro famiglie attraverso un bando che ha consentito ai cittadini di avere a disposizione i mesi di ottobre, novembre, dicembre e gennaio per avanzare richieste.
 
Sull'argomento c'è da registrare la mancata trasmissione delle domande da parte di alcuni Comuni che hanno costretto la Commissione a posticipare al 28 febbraio tale adempimento propedeutico all'esame delle pratiche e all'approvazione delle stesse.
 
«Sarebbe sbagliato rinviare sine die la chiusura del bando -
sostiene Petraroia - perché in tal modo gli aventi diritto non avrebbero mai la possibilità di vedersi riconosciuta l'indennità spettante dal Fondo nazionale per la non autosufficienza e per la SLA».
 
«Basta rinvii. Si proceda ad esaminare le richieste trasmesse per il 2013 e ci si prepari per il bando 2014 così che chi ha diritto possa accedere al beneficio senza penalizzare altri malati e altre famiglie», conclude il vicepresidente.

 

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