Protezione civile, costruito un percorso condiviso

Prefettura di Campobasso. Prima intesa a tutela dei precari della Protezione civile
Prefettura di Campobasso. Prima intesa a tutela dei precari della Protezione civile

L'Ufficio stampa del vicepresidente della Giunta regionale, Michele Petraroia, rende noto che, grazie alla disponibilità del prefetto di Campobasso ed all'impegno delle Organizzazioni sindacali è stata siglata una prima intesa a tutela dei precari della Protezione civile. Onde evitare un semplice posticipo della vertenza, occorre avviare un percorso condiviso che permetta di accedere a risorse aggiuntive nazionali  per il tramite di costanti ed efficaci sollecitazioni della rappresentanza parlamentare.
 
L'autorizzazione a disporre del 4% dei fondi o altri stanziamenti specifici finalizzati all'assistenza tecnica sulla ricostruzione post sisma insieme all'estensione al Molise dei benefici accordati all'Abruzzo, all'Umbria e all'Emilia, consentirebbero soluzioni quali l'assunzione negli organici dei comuni.
 
Per il 13 febbraio, alle 9.30,  è in agenda una  riunione sindacale per recepire il Protocollo nazionale sulla tutela dei precari del Pubblico impiego, che assicurerà un diritto di precedenza alle persone che da anni operano con contratti a termine o atipici nella pubblica amministrazione regionale.
 
Con la stipula dell'Accordo regionale di contestualizzazione del Protocollo Stato-Regioni-Comuni, sottoscritta in Conferenza Unificata dalle Confederazioni sindacali, sarà possibile inquadrare seriamente il problema dei lavoratori precari molisani che hanno operato in strutture pubbliche o in società in house, definendo per loro dei percorsi risolutivi da costruire in modo condiviso con concretezza e consapevoli delle difficoltà del momento.
 
Se si valuta l'intesa raggiunta in Prefettura sui Precari della Protezione civile, in questa cornice più ampia si coglie meglio il senso di un accordo che non si limita a garantire un reddito per un ulteriore periodo di tempo ad oltre 200 unità lavorative, ma, al contrario, prefigura verifiche trimestrali in Prefettura per individuare ogni altro e diverso sbocco per i precari coinvolti.

 

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