Treni veloci lungo l'Adriatico, Frattura e Nagni: ci stiamo, ma con la garanzia di una sosta in Molise

La conferenza stampa presso la sala giunta di Palazzo Vitale
La conferenza stampa presso la sala giunta di Palazzo Vitale

L'alta velocità ferroviaria adriatica a beneficio del Molise e dei cittadini molisani, non il contrario. Nessun passaggio senza la garanzia certa di una sosta nel territorio regionale. Sul punto, fermi e perentori, il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, e l'assessore ai Trasporti, Pierpaolo Nagni. Stamani nella sala giunta di Palazzo Vitale la conferenza stampa di presentazione del progetto di potenziamento dei binari dalla Puglia al Friuli.

Con il governatore e l'assessore, a Campobasso anche il direttore della Gazzetta del Mezzogiorno Giuseppe De Tomaso e il giornalista Franco Giuliano, promotori, attraverso il quotidiano pugliese, di iniziative itineranti volte a sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica sulla necessità di treni moderni e adeguati anche lungo l'Adriatico, così da non avere più un'Italia a due velocità.

Di grandissimo rilievo, pertanto, l'impegno assunto da Rfi su richiesta della Regione Molise appena pochi minuti prima della conferenza stampa: un incontro a brevissimo, la garanzia offerta da Ferrovie, propedeutico all'individuazione della soluzione del principale ostacolo alla realizzazione dell'alta velocità ferroviaria di marca adriatica: la strozzatura del binario unico, cosiddetto "collo di bottiglia", nella tratta Termoli-Lesina.

"Abbiamo appena terminato un colloquio telefonico - hanno annunciato il governatore Frattura e l'assessore Nagni -, con i vertici di Rfi: c'è la piena disponibilità al dialogo per affrontare insieme il problema della Termoli-Lesina in area molisana. Noi ci siamo, non alzeremo le barricate ma a condizione che il nostro territorio non sia sfruttato solo come passaggio. Dovrà esserci una sosta a beneficio dei nostri cittadini: sul punto non accetteremo deroghe".

Questo, a fronte di risorse europee disponibili, di una generale condivisione del Governo che con il ministro Lupi ha preso in considerazione le istanze avanzate insieme dalle quattro regioni oggi fuori dall'alta velocità (Puglia, Molise, Abruzzo e Friuli Venezia Giulia), anche in virtù della prospettiva comunitaria che inquadra il potenziamento ferroviario in questione come possibile asse strategico per l'Euroregione adriatico-jonica.

A dare al progetto i contorni della concretezza, anche la disponibilità, confermata durante la conferenza stampa alla quale hanno preso parte numerosi amministratori locali, del Comune di Termoli per la realizzazione di un'unica stazione ferroviaria da condividere con il territorio del Comune di Campomarino.

Quelli prospettati oggi, dunque, tutti passi in avanti per treni veloci lungo l'Adriatico. Un progetto importante che riequilibra le disparità presenti nel Paese e che "mette in evidenza - come ha concluso il presidente Paolo Frattura -, tutte le opportunità della macroregione, in termini di condivisione dei servizi ai cittadini, soprattutto per quanto riguarda il trasporto pubblico".  

 
 
 
 

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