«Grazie alla mobilitazione nazionale dei sindacati, delle associazioni dei familiari dei malati di SLA e per patologie gravi e gravissime, il Governo da anni ha istituito un "Fondo per la non autosufficienza", che ripartisce alle Regioni per sostenere i minori affetti da malattie altamente invalidanti, le persone colpite da Sclerosi Laterale Amiotrofica ed i pazienti allettati per mali incurabili che richiedono un'assistenza 24 ore su 24.
Periodicamente, si svolgono manifestazioni innanzi al Parlamento promosse dalle famiglie e dalle associazioni di volontariato che encomiabilmente seguono temi di tale concretezza e delicatezza. Al Molise per il 2013 sono stati assegnati 1,8 milioni di euro, di cui 400 mila per i minori gravissimi ed il resto da suddividere tra i malati di SLA ed i pazienti affetti da patologie invalidanti individuate a livello nazionale.
Assegnati i fondi, la Regione, con la Delibera di Giunta n. 434 del 6 settembre 2013, ha pubblicato l'avviso in linea con le disposizioni ministeriali. Gli aventi diritto hanno presentato le domande ai Comuni corredate dalla documentazione necessaria ed il tutto è stato trasmesso agli uffici dell'Assessorato alle Politiche sociali.
Purtroppo, la Commissione chiamata a valutare le istanze ha verificato che, alla data ultima del 20 gennaio 2014, diversi Comuni non avevano trasmesso le domande alla Regione e si è reso necessario sollecitare un differimento dei termini al 28 febbraio che domani sarà portato all'esame della Giunta.
Sia su questo provvedimento che tocca il disagio e la sofferenza di tante famiglie molisane che attendono con ansia un sostegno economico per curare ed assistere i propri malati, e sia sulla trasmissione delle situazioni reddituali dei nuclei familiari sgomberati dalle proprie abitazioni a seguito del sisma del 2002 e costretti a ricercarsi a proprie spese un alloggio in affitto, mi appello all'Anci perché i Comuni interessati trasmettano gli elenchi e la documentazione all'Assessorato alle Politiche sociali.
Basta cooperare in modo proficuo tra istituzioni per consentire a nuclei familiari che non hanno reddito di non indebitarsi a causa di un sisma che ha arricchito i furbi e penalizzato i terremotati. Il diritto alla casa, per chi è stato evacuato dallo Stato e oggi non ha soldi per pagare il fitto, merita un minimo di attenzione».
Michele Petraroia