Aumento del servizio ferroviario, l'intervento dell'assessore Nagni

Nagni: «Essere in regola ci permetterà di avere maggiore potere per la rinegoziazione del contratto»
Nagni: «Essere in regola ci permetterà di avere maggiore potere per la rinegoziazione del contratto»

«Va chiarito che da parte nostra permane una forte criticità rispetto ai servizi di Trenitalia, attualmente molto scadenti, ma abbiamo dovuto adeguarci a quelli che sono gli obblighi normativi, non ottemperati negli anni passati.  
 
Vale la pena ricordare che, così come per il trasporto su gomma, anche per quel che riguarda il trasporto su ferro, abbiamo a che fare con contratti ereditati e l'adeguamento delle tariffe costituisce un obbligo imposto dal Contratto di servizio 2009/2014 che prevede l'aumento tariffario dall'anno 2012 nella misura almeno pari al tasso di inflazione programmato. 
 
In "virtù" della scarsa qualità dei servizi offerti, il Molise è riuscito a stabilire parametri di aumento minimi ma la decisione di non aderire all'indicizzazione prevista non avrebbe fatto altro che indebolirci rispetto al quadro futuro compromettendo anche l'accesso al Fondo nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale. 
 
Il fatto di essere in regola dal punto di vista contrattuale, applicando un tutto sommato contenuto aumento delle tariffe (9% contro il 20 - 23% delle altre realtà d'Italia), fa sì che la Regione Molise abbia un maggiore potere contrattuale al tavolo con gestori per poter presto avviare con Trenitalia  una rinegoziazione del contratto volta all'efficientamento ed alla razionalizzazione del servizio.
 
Insomma, non siamo certo impazziti! Si tratta soltanto di un atto dovuto».
 
E' quanto dichiarato dall'assessore regionale ali Trasporti, Pierpaolo Nagni, in merito alla questione dell'aumento tariffario del servizio ferroviario regionale, sollevata dall'associazione Forum TPL.

 

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