Valorizzazione del capitale umano, maggiore accesso al credito, insediamento di nuovi giovani, prepensionamento, competitività, innovazione e ricerca, biodiversità, sburocratizzazione della pubblica amministrazione e, quindi, snellimento e semplificazione delle pratiche amministrative. Queste le qualità caratterizzanti il nuovo PSR 2014/2020, la cui bozza di programma è stata presentata in mattinata, con una conferenza stampa, presso la sede dell'Assessorato regionale alle Politiche agricole e forestali di via Nazario Sauro 1, a Campobasso.
Con grande soddisfazione, il governatore della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, e l'assessore al ramo, Vittorino Facciolla, hanno sottolineato le sei priorità del Programma di Sviluppo Rurale e gli obiettivi tematici in esse declinati. «Questi prossimi mesi - ha affermato l'assessore Facciolla - saranno importanti per la vita dell'agricoltura. Al centro del nuovo PSR vi è l'azione diretta rispetto alla valorizzazione del capitale umano che non può non coniugarsi con una crescita sostenibile».
Capitale umano e territorialità, insomma, rappresentano il binomio vincente della nuova programmazione rurale che sarà sottoposta al vaglio della Comunità Europea. Da gennaio 2014, infatti, partirà un grande confronto con Bruxelles, in attesa dell'approvazione della bozza del PSR. Un documento, questo, frutto di numerosi e partecipatissimi incontri con i soggetti del Partenariato, il cui contributo fattivo è stato di importante aiuto per la stesura del Piano.
Una testa di ariete, come è stato definito il PSR 2014/2020 dal presidente Frattura, con obiettivi legati alla nostra territorialità, che devono fare la differenza rispetto al passato. «Un plauso all'Assessorato regionale alle Politiche agricole - ha commentato il governatore del Molise - per la velocità, l'attenzione e l'operatività a tenere impegnate le risorse della passata Amministrazione e, contestualmente,all'integrazione delle misure messe a bando a fine 2013 con la nuova programmazione. La rapidità temporale è un fattore importante soprattutto quando ricerca ed innovazione diventano qualità caratterizzanti la domanda».
Saranno circa 210 i milioni di euro previsti per la partenza del nuovo Piano, a fronte dei 107 milioni di euro della scorsa programmazione. Un budget che, tuttavia, potrebbe cambiare in base alla realizzazione dei Pon. La diversa impostazione sulle premialità in relazione alle performance ed all'approccio integrato dei Fondi comunitari di finanziamento fa essere ottimisti, tanto che lo stesso assessore Facciolla, nelle sue conclusioni, ha dichiarato: «Essere una piccola regione non deve penalizzarci. Potremmo essere noi un progetto pilota ed un esempio di buone pratiche per tutti. La figura dell'agricoltore è centrale nel nuovo PSR e le risorse devono essere utilizzate esclusivamente per gli agricoltori e non in settori che non interessano più il nostro territorio».