«Per molti anni, il nostro Paese ha, di fatto, rimosso il problema casa, forse nella convinzione diffusa che l'elevato tasso di proprietà fosse ormai una garanzia sufficiente alla soddisfazione del fabbisogno. Nel frattempo la competenza sulle politiche abitative è stata regionalizzata ma, contestualmente, le risorse pubbliche si sono praticamente azzerate. Oggi, a fronte di nuovi fattori di pressione legati alla crisi crescente e all'aumento dei flussi migratori, il tradizionale sistema di aiuti per la casa non è più adeguato ad offrire una risposta soddisfacente.
Mentre nei principali Paesi europei, il settore pubblico, accanto a quello privato, svolge un ruolo fondamentale nella gestione di abitazioni in affitto, stimolando ed incentivando anche una nuova offerta di alloggi a canone accessibile, in Italia, per riuscire a far fronte alle diverse e nuove esigenze, è indispensabile rivedere le logiche di intervento sociale per l'abitare.
Va detto che, se da una parte il Governo centrale inizia a lanciare qualche segnale di disponibilità in materia di edilizia residenziale pubblica, sono ancora troppe le criticità che permangono. Le Regioni e i Comuni, tenuti a rispettare le regole fisse e la fredda logica dei numeri, non riescono più a tenere sotto controllo la situazione. Ecco perché, ora più che mai, è necessario individuare nuove formule, capaci di affiancare ed in qualche modo superare, gli strumenti istituzionali attualmente esistenti. Occorre dar vita ad iniziative che si muovano sulla spinta di una forte integrazione con associazioni di categoria e con soggetti, soprattutto del terzo settore, già operanti sul territorio.
In questo quadro, le Agenzie sociali per l'alloggio potrebbero segnare la strada giusta. Esse rappresentano, infatti, uno strumento che le pubbliche amministrazioni o gli altri organismi del settore abitativo, anche in collaborazione tra loro, possono utilizzare per andare incontro sia agli affittuari, sia ai proprietari e per aumentare l'offerta rivolta alle fasce deboli della popolazione, italiana e straniera.
Oltre a svolgere un'attività di informazione ai cittadini, le Agenzie sociali si occupano di intermediazione e di reperimento/offerta degli alloggi da destinare a quelle fasce sociali disagiate che spesso vengono rifiutate dal mercato privato. Rispondono quindi alla necessità di coniugare l'obiettivo di efficienza economica e le finalità solidaristiche. Operando, infatti, in collaborazione con le reti regionali dei servizi socio - assistenziali e delle agenzie per la edilizia residenziale pubblica, le agenzie sociali per la casa garantiscono un flusso di informazioni e di orientamento univoco dell'utenza, rendendo più efficaci gli interventi messi in campo da ciascuno degli attori interessati nell'ambito delle rispettive competenze.
Quello delle Agenzie sociali per la casa è un sistema, in realtà, già collaudato in alcune parti d'Italia, come Toscana, Liguria e Piemonte. Un sistema che sta dando risultati positivi rispetto al disagio abitativo e che, quindi, va portato avanti con tenacia e convinzione».