Signore e Signori, illustrissime Autorità civili, militari e religiose, Docenti, Personale tecnico e amministrativo, Studenti, Ragazzi,
un primo pensiero, per me doveroso, al Professor Giovanni Cannata, al quale, ritengo, dobbiamo tutti insieme un sentito ringraziamento, accompagnato dal nostro applauso, per lo straordinario lavoro portato avanti nel lungo corso del suo Rettorato.
Con il Professor Cannata avevamo riflettuto assieme sull'Università degli Studi del Molise per il Molise. E da qui, oggi, voglio ripartire. Dal coinvolgimento e dalla collaborazione di tutti noi per la crescita di un Ateneo di eccellenze a servizio del nostro territorio.
Il nostro mandato di amministratori di questa Regione è iniziato con una vena polemica: vorrei cogliere l'occasione di questa importante giornata per fare chiarezza.
Uno dei primi atti che il nostro governo ha messo in campo è stata la revoca dell'Accordo di programma quadro, noto come "Conoscere per competere". Un Apq che vedeva impegnata la Regione Molise per oltre 22 milioni di euro per progetti di ricerca e interventi di edilizia.
Rispetto a una scelta obbligata, che abbiamo dovuto affrontare, in virtù di tutta una serie di vicende, abbiamo contestualmente però preso l'impegno, già formalizzato con un primo atto deliberativo, di supportare i progetti di ricerca. Pensiamo a quei progetti di ricerca che contemplino il coinvolgimento del nostro territorio e delle nostre imprese, proprio perché insieme all'Università si possa costruire quel modello in grado di tenere a riferimento cittadini, territorio e imprese, quali protagonisti del processo di sviluppo cui tutti noi dobbiamo lavorare.
Se, dunque, da una parte c'è stata una revoca di quell'Accordo di programma quadro, dall'altra, con un obiettivo chiaro e comune, abbiamo avviato il percorso di coinvolgimento anche del Ministero dell'istruzione, università e ricerca e del Ministero dello sviluppo economico, in maniera tale che ciascuno, con alto senso di responsabilità, contribuisca e partecipi a ricostituire la dotazione finanziaria necessaria affinché progetti di ricerca possano dare effettivo riscontro alle aspettative dei giovani, dei cittadini e delle imprese del Molise.
Non ci appassiona l'unico parametro degli iscritti alle Facoltà della nostra Università. Ci appassiona, invece, il ragionamento che i piccoli Atenei, tutti insieme, hanno messo in campo nei confronti del Governo perché elementi diversi possano fare la differenza e qualificare le scelte che l'Esecutivo nazionale deve compiere in funzione della realtà e dell'arricchimento che ciascuna delle piccole Università è in grado di svolgere con il proprio ruolo all'interno dei propri territori. Questo è un sistema che ha visto immediatamente coinvolte anche tutte le Regioni che hanno aderito all'invito dei Rettori, cercando di sostenere, anche con il Governo, un impegno concreto perché piccole realtà significhino comunque quell'attenzione diversa alla quale noi richiamiamo i nostri più alti Amministratori.
Durante la campagna elettorale, avevamo assunto con serietà un impegno con gli Studenti. Quest'impegno passa attraverso una presenza puntuale e precisa nel percorso di accompagnamento allo Studio. E così, per cominciare, il tema delle borse di studio: un tema che ci vede prontamente accanto agli Studenti. Da subito abbiamo stanziato 350 mila euro nel Bilancio regionale 2014 perché le borse di studio siano il segnale della vicinanza senza filtri della Regione agli Studenti.
Abbiamo parlato delle tasse universitarie: purtroppo, non è competenza della Regione entrare nello specifico della definizione di tali tasse. Anche su questo tema ci siamo posti il problema e sicuramente con il Rettore riusciremo a ricostruire una più attenta vicinanza delle Istituzioni, tenendo presente che il parametro della fascia reddituale deve essere il parametro che fa la differenza in termini di tassazione.
Ci siamo interessati con gli Studenti all'Ente per il diritto allo studio universitario del Molise: abbiamo chiesto, e lo facciamo ancora una volta oggi al Magnifico Rettore, che l'Esu trovi accoglienza all'interno dell'Università. Perché è all'interno dell'Università che avremo la possibilità di definire ulteriori risparmi nell'economia della gestione dell'Ente. È all'interno dell'Università che l'Esu si farà più vicino e partecipato per quei condivisi obiettivi che Università ed Esu porteranno insieme a compimento.
Anche la riorganizzazione territoriale del nostro Ateneo è una questione dirimente per noi. Su quest'aspetto ci siamo, ci siamo non solo con le risorse, ma anche mettendo a disposizione immobili per garantire contenitori sicuri e contenuti di qualità ed eccellenza.
La nostra economia gira attorno al terziario avanzato, oltre il 65 percento del Pil regionale dipende dal terziario avanzato con riferimenti diretti alla pubblica amministrazione. Gran parte di questo lo svolge la sanità. E allora il tema nel quale tutti siamo coinvolti è proprio la riorganizzazione del servizio sanitario molisano.
Professor Palmieri, Gimmi, mi permetto di dire questa mattina, augurandoTi buon lavoro con un sentito e caldo in bocca al lupo per il Tuo mandato, insieme ridefiniremo l'offerta sanitaria, in particolare nel capoluogo di Regione, attraverso un coinvolgimento diretto dell'ospedale Cardarelli, con la facoltà di Medicina dell'Università degli Studi del Molise e la Fondazione Giovanni Paolo II. Insieme offriremo il significato della qualità della presenza del docente che sia in grado di invertire la tendenza della mobilità, da passiva in attiva, dei nostri pazienti.
Su tutto questo la Regione c'è e ci sarà durante tutto il mandato del nuovo Rettore. Ci sarà al fianco anche del Personale tecnico e amministrativo, convinti che soltanto insieme, per la piccola realtà che siamo, per i piccoli numeri che esprimiamo, invertiremo quella rotta che oggi non ci soddisfa.
Buon lavoro, in bocca al lupo e che sia, questa prima uscita in occasione dell'Inaugurazione del nuovo Anno Accademico, foriera di tanti successi per l'Università degli Studi del Molise e per la nostra regione.
Paolo di Laura Frattura