«La soluzione della crisi aziendale dell'ITTIERRE SpA di Pettoranello del Molise (IS), che sarà oggetto di un nuovo confronto in sede ministeriale il 22 novembre, necessita di essere collocata in un'azione istituzionale più ampia che riconosca l'area di crisi nel Distretto "Bojano-Isernia-Venafro" e programmi l'attivazione di strumenti straordinari d'intervento che assumano la drammaticità di un'emergenza sociale assolutamente irrisolvibile con i soli mezzi ordinari a disposizione delle istituzioni locali e regionali».
Lo sostiene in una nota inviata al Ministero dello Sviluppo economico il vicepresidente della Giunta regionale, Michele Petraroia, il quale ricorda che «come più volte segnalato all'attenzione della Presidenza del Consiglio dei Ministri in note ed incontri avuti con il Capo di Gabinetto del Presidente Letta e con i Sottosegretari Legnini e De Camillis, il Molise ha bisogno di un Contratto di Sviluppo o strumento di programmazione negoziata equipollente che aiuti il processo di reindustrializzazione di un'area di crisi in cui tra la filiera tessile, la filiera avicola e l'indotto metalmeccanico e dell'auto si sono persi duemila posti di lavoro su un territorio che conta meno di 100 mila abitanti ed in cui il tasso di disoccupazione giovanile è elevatissimo come certifica anche il Rapporto recentissimo della Banca d'Italia».
«È all'interno di un percorso istituzionale di più ampio respiro - prosegue Petraroia - che può utilmente collocarsi la trattazione della vertenza ITTIERRE per non affidare alla sola soluzione industriale di quello stabilimento la risposta ai poco meno di mille addetti diretti o già messi in mobilità dai commissari dell'IT HOLDING SpA. Il Distretto produttivo "Bojano Isernia-Venafro" chiede provvedimenti nazionali adeguati alla gravità del contesto socio-economico locale e si aspetta un intervento diretto dal Governo Nazionale senza del quale le misure che si intraprenderanno pur nella loro generosità saranno parziali ed insufficienti».
«Per ciò che concerne la tutela del reddito dei lavoratori, in aggiunta ai 146 dipendenti già collocati in mobilità e alle centinaia di addetti dei fasonisti e dei laboratori artigianali che sono per lo più privi di reddito e di lavoro, per i circa 600 occupati dello stabilimento di Pettoranello (IS) - fa notare - è stato siglato un accordo per il ricorso alla cassa ordinaria per 13 settimane a decorrere dal 25 novembre al 22 febbraio 2014, nel mentre non è chiara la situazione per tutto il personale dipendente ITTIERRE impiegato nella rete vendita e negli outlet».
«Sollecito sul tema degli ammortizzatori sociali - conclude il vicepresidente - la convocazione alla riunione in programma domani anche del Ministero del Lavoro ed in particolare del Direttore Generale della Divisione VIII Dott. Giuseppe Sapio che cortesemente ha riscontrato in modo inappuntabile una mia nota sul tema, scaturita dalle proposte emerse nell'ultimo incontro tenutosi presso il Ministero dello Sviluppo Economico».