Il consigliere delegato allo Sport, Carmelo Parpiglia, e il vicepresidente del Consiglio regionale, Cristiano Di Pietro, nel corso di una conferenza stampa presso la Sala Parlamentino del Palazzo del Consiglio regionale in Via XXIV Maggio a Campobasso, hanno illustrato la Proposta di legge per la limitazione del gioco d'azzardo patologico e la prevenzione della ludopatia.
«Dichiariamo guerra al gioco d'azzardo - ha esordito il delegato allo sport - nella regione con la percentuale più alta di giocatori. Si tratta, ormai ,di una piaga sociale e occorre intervenire per prevenire, recuperare e curare i soggetti che cadono nella spirale del gioco. Basti pensare che l'azzardo è la terza impresa nazionale, con un fatturato di circa 100 miliardi di euro, cioè il 4% del Pil. Oltre 15 milioni di italiani giocano abitualmente e 3 milioni sono a rischio dipendenza. Queste cifre determinano costi sociali molto elevati a cui dobbiamo porre freno attraverso un duplice approccio».
Secondo Carmelo Parpiglia è indispensabile integrare «strumenti repressivi e meccanismi premianti». «Nel provvedimento - spiega - viene introdotto il divieto di installare nuovi apparecchi ad una distanza inferiore ai 500 metri da scuole, da centri di aggregazione sociale o sportiva, dalle strutture socio - assistenziali. Inoltre, è vietata in modo assoluto la pubblicità». «Per contro - continua - intendiamo premiare i titolari di attività commerciali che disinstallano le apparecchiature per il gioco, attraverso una fiscalità premiante che i Comuni possono decidere di concedere. Da parte nostra, aumenteremo l'aliquota Irap a carico di chi non rinuncerà alle slot machine».
La norma introduce sanzioni cospicue per finanziare il materiale informativo e la formazione degli operatori, affinché siano in grado di riconoscere le situazioni di disagio e segnalarle all'Asrem. «Troppo spesso - argomenta Parpiglia - il gioco diventa un'ossessione che non risparmia nemmeno i più giovani. Lo Stato non può fare cassa sulla pelle dei cittadini. In tal senso, ringrazio tutti i consiglieri di maggioranza e minoranza che hanno dimostrato, in modo trasversale, sensibilità sul tema. Oltre al segretario del partito, Cristiano Di Pietro, anche Ciocca, Monaco, Sabusco, Cotugno, Totaro, Micone, Ioffredi e Fusco Perrella».
Da settimane, l'Italia dei Valori è impegnata in una raccolta firme a sostegno di una legge di iniziativa popolare per abrogare ogni forma di gioco d'azzardo. «La ludopatia - conferma Di Pietro - è un problema che affrontiamo da tempo. Noi siamo per il mantenimento dei giochi di Stato come le scommesse sportive, il Lotto e il SuperEnalotto, ma vogliamo eliminare le slot machine e i casinò on line». «Chi soffre di ludopatia - afferma il vicepresidente del Consiglio - vive una situazione gravissima, poiché la dipendenza colpisce principalmente quanti cercano nel gioco d'azzardo una possibilità di miglioramento dell'economia familiare. Invece, avviene il contrario, la distruggono».
Non di rado, le perdite al gioco innescano «casi di rapine, furti, scippi, fino ai suicidi come purtroppo è già accaduto». «L'allarme sociale è altissimo - rincara Di Pietro - e non possiamo accettare che uno Stato diventi biscazziere. Il gioco d'azzardo è una droga, se non vieni curato, non ne esci. In Molise noi possiamo contenere il fenomeno, offrendo ai sindaci strumenti adeguati. Tuttavia, è a livello nazionale che dobbiamo fermare la tragedia in atto». «Per questo - conclude - fino al 10 dicembre saremo nelle piazze molisane a raccogliere le firme per dare risposte concrete ai cittadini».